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Inquinamento da diossina e effetti a breve e lungo termine

Inquinamento da diossina e effetti a breve e lungo termine

È necessario che l’amministrazione di Palmi completi l’iter di bonifica al più presto possibile. Ma anche gli altri comuni facciano il possibile per rimediare a questo abnorme danno ambientale. Con l’augurio che le indagini facciano luce sulle responsabilità.

La questione dei nefasti effetti della diossina sono risaputi.. e sono immediati come intossicazione con sintomi di tosse svenimenti problemi cardiocircolatori e respiratori.

Ma anche gli idrocarburi policiclici aromatici sono sprigionati nell’aria. Oltre alla diossina. Presenti in quantità in queste condizioni plastiche.

Le polveri sottili e il particolato possono entrare nei polmoni. Ed è tossico.

A lungo termine con un incidenza tumorale sulla zona colpita.

si cita un caso successo a Seveso dai dati pubblicati dall’ Istituto Superiore di Sanità – EpiCentro:

Il 10 luglio del 1976 si è verificato uno dei più gravi incidenti ambientali della storia italiana: una nube di diossina si è sprigionata dalla fabbrica di cosmetici dell’Icmesa a Seveso, in Brianza.

La fabbrica produceva triclorofenolo, che sopra i 156 gradi si trasforma in 2,3,7,8-tetracloro-dibenzodiossina (Tcdd), una varietà di diossina particolarmente tossica. E quel giorno, per un incidente in un reattore, la temperatura era salita fino a 500 gradi.

Così l’area circostante è stata contaminata dal Tcdd, che può causare tumori e danni gravi al sistema nervoso, a quello cardiocircolatorio, al fegato e ai reni. Inoltre riduce la fertilità e, nelle donne incinte, può provocare malformazioni al feto e aborti spontanei.

Che la diossina sia una sostanza cancerogena è stato affermato anche dall’International Agency for Research on Cancer. Il Tcdd in particolare è pericoloso anche in piccole dosi, e la quantità totale fuoriuscita dalla fabbrica di Seveso, che secondo le prime informazioni era di soli 300 grammi, oggi è stimata intorno ai 15 o anche 18 chili.

Gli effetti immediati sulla popolazione sono stati evidenti soprattutto da un punto di vista dermatologico: già dopo due giorni sono comparsi i primi casi di cloracne, una malattia di cui è documentata la correlazione con la diossina. Oggi in totale il numero di casi di cloracne è salito a 193.

I dati epidemiologici sulla mortalità

Per valutare la mortalità a lungo termine legata alla diossina sono stati realizzati vari studi.

Il programma di monitoraggio ha coinvolto circa 280.000 persone nell’area brianzola, di cui quasi 6.000 residenti nelle aree più colpite. La ricerca ha preso in esame il 99% di tutti i soggetti coinvolti.

In base ai dati più recenti, il risultato più significativo riguarda l’incremento nelle zone più inquinate di neoplasie del tessuto linfatico ed emopoietico, in particolare per le donne: Il dato più alto riguarda i linfomi non-Hodgkin i linfomi e i mielomi. Fra gli uomini, l’unico dato in eccesso significativo riguarda la mortalità per leucemie.

Gli effetti dell’incidente di Seveso però non si limitano ai tumori: nelle zone A e B sono stati osservati anche incrementi della mortalità per malattie circolatorie nei primi anni dopo l’incidente, di malattie croniche ostruttive dei polmoni e di diabete mellito fra le donne.

Lo studio quindi conferma il rischio tossico e carcinogenico dell’esposizione a Tcdd nell’uomo.



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